Per quanto riguarda
l'installazione di SDK in ambiente Linux, abbiamo la possibilità di scegliere tra due differenti
tipologie di procedura: quella basata su un file binario auto-estraente e quella basata sul sistema Rpm.
Nel primo caso l'installazione risulterà leggermente pił complessa, ma ci potremo avvalere di una procedura
praticamente "universale", valida indipendentemente dalla distribuzione di Linux che stiamo utilizzando. Nel secondo
caso, utilizzeremo un sistema pił semplice, maggiormente automatizzato e basato su una tecnologia per la gestione delle
installazioni chiamato Rpm, o RedHat Package Manager, molto diffuso presso le pił conosciute versioni del
Pinguino come Fedora (costola di Red Hat) e Mandriva (pił nota al grande pubblico con il suo
vecchio nome, Mandrake, recentemente modificato).
Dal sito ufficiale della Sun, casa madre di Java, cliccando per esempio su questo link,
potremo accedere ad una pagina che mette a disposizione gratuitamente entrambe le versioni di SDK disponibili per
Linux: la versione binaria viene indicata come "Linux self-extracting file" ("jdk-1_5_0_04-linux-i586.bin", 46.51 MB),
mentre il pacchetto Rpm ha il nome di "Linux RPM in self-extracting file" ("jdk-1_5_0_04-linux-i586-rpm.bin", 44.78
MB). Naturalmente, come nel caso di Windows, anche per questo capitolo ci stiamo riferendo alle pił recenti versioni
di SDK disponibili al momento.
Cominciamo quindi col descrivere la procedura d'installazione basata sui
file binari. Una volta scaricato l'auto-estraente, sarà necessario renderlo eseguibile, per far questo
avvieremo la Shell di Linux e digiteremo la seguente riga di comando facendola seguire da un [Invio]:
chmod +x jdk-1_5_0_04-linux-i586.binIl comando chmod, nient'altro che un'abbreviazione di change modes, introduce l'opzione x (dall'inglese execute, "esegui") e setta sul file passato come parametro all'istruzione il "permesso" di esecuzione.
mv jdk-1_5_0_04-linux-i586.bin /path/...Un volta posizionato il "Linux self-extracting file" nella cartella prescelta, accederemo ad essa tramite la riga di comando:
cd /path/...ed eseguiremo l'auto-estrante digitando
./mv jdk-1_5_0_04-linux-i586.binil punto "." che segue lo slash "/" all'inizio dell'istruzione, indicherà che l'esecuzione dovrà avvenire nella directory corrente. Verrà quindi creata una cartella, di default chiamata "j2sdk1.5.0_04", che conterrà tutti i file necessari per SDK.
sh jdk-1_5_0_04-linux-i586-rpm.binOra per permettere al sistema di eseguire applicazioni Java digiteremo:
export PATH=$PATH:/path/java/jdk -1.5.0_04/bine
export JAVA_HOME=/path/java/ jdk -1.5.0_04/Controlliamo il successo dell'installazione con un
java -versione attendiamo la risposta positiva del sistema.