Esattamente come
per Windows, il suo concorrente proprietario più famoso e diffuso, Linux mette a disposizione efficienti
interfacce grafiche, Gnome e KDE su tutte, con le quali
operare velocemente sui contenuti dei nostri supporti di memoria.
Basteranno quindi pochi click del mouse per aprire le
cartelle e visualizzare al loro interno files ed eventuali sub directory.
In alcuni casi potremmo però
non disporre di interfaccia grafica, oppure potremmo preferire ad essa la Shell, un'interfaccia testuale stabile e
potente attraverso la quale impartire ordini sotto forma di righe di comando al nostro sistema.
Per
visualizzare il contenuto di una directory tramite Shell, abbiamo a disposizione un semplice comando chiamato
ls da digitarsi una volta raggiunta la cartella di lavoro. Se per esempio volessimo operare su una cartella chiamata
"documenti" presente nella directory "/tmp", ci porteremo nella cartella desiderata attraverso il comando:
cd /tmp/documentiseguito da un [Invio], a questo punto sarà sufficiente degitare "ls + [Invio]" (senza le virgolette) per visualizzarne il contenuto.
ls |morepermette di "scorrere" il contenuto di una cartella.
ls -lapermette di visualizzare anche i files nascosti e di listarne i relativi "permessi".
ls -la |morecombina le opzioni -la e |more.
ls |sort |moreci permette di ordinare il contenuto per "schermate".
ls --colordistingue i contenuti di diverso tipo evidenziando con colori diversi cartelle, files di testo, archivi, files compressi, eseguibili etc.