Nel capitolo introduttivo di questa guida, abbiano
anticipato alcuni elementi riguardanti le regole generali che stanno alla base del funzionamento dei siti web "dinamici",
sottolineando come, al di là delle specifiche proprie di ogni linguaggio, i meccanismi che hanno luogo attraverso di
essi siano nella maggioranza dei casi molto simili. Alla base di tutto vi è in effetti una logica basata
sul'interscambio "input/output" che non caratterizza soltanto i linguaggi di scripting server side ma il mondo
dell'informatica in generale.
In questo capitolo ci concentreremo sull'architettura delle JSP e sulle
dinamiche specifiche che essa mette in atto al momento della nota iterazione tra client e server che sta alla
base della Rete.
Il linguaggio indispensabile per la concezione di pagine ".jsp" segue determinate specifiche
che vengono messe a disposizione dalla notissima casa madre di Java la Sun, conosciuta presso il grande pubblico anche per progetti altrettanto importanti come il portale di
aste on line eBay e il sistema operativo Sun Solaris. Le pagine Web
create utilizzando la tecnologia per le JSP sono comuni file testuali contenenti codice di scripting server
side, cioè stringhe di testo che se interpretate sono destinate a produrre determinati comportamenti, e semplici
tags HTML.
Quello utilizzato per le JSP è quindi un linguaggio html embedded,
cioè "immerso" e "nascosto" all'interno dei tags HTML con i quali convive ed interagisce a regola d'arte;
quindi, in ogni pagina con estensione ".jsp" possiamo individuare due elementi perfettamente distinguibili: il codice
"dinamico" derivante da Java e destinato ad essere interpretato e quindi processato (parser) dal Web server e,
il codice client side (HTML, Javascript, CSS ...) interpretato dal
browser.
Nel caso specifico, al momento dell'invocazione di una pagina ".jsp" si succederanno le fasi
seguenti: